Ingresso al nido: il mio bambino piange!

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È nel mese di settembre che molte famiglie si trovano ad affrontare il famigerato periodo di inserimento o ambientamento dei figli al nido o alla scuola materna.

Tale periodo può variare da pochi giorni fino ad un mese, affinché il bambino possa vivere in maniera naturale e non traumatica il suo primo distacco dalla famiglia.

Ci sono bambini che non hanno particolarmente bisogno di inserimenti lunghi, adattandosi fin da subito all’ambiente ed alla piacevole scoperta di giochi nuovi con cui intrattenersi, ed altri che fanno più fatica nel distacco, che hanno bisogno di tempi più lunghi e di esplorare l’ambiente con più calma.

Quanto tempo può durare l’inserimento?

È evidente che non c’è un tempo standard uguale per tutti. È giusto dare ad ogni bambino il suo tempo, piuttosto che definire a priori la durata del tempo necessario.

C’è un modo, invece, per aiutare il bambino a vivere questo distacco con maggiore facilità?

Assolutamente si! I genitori possono fare tanto, affinché questo momento dell’inserimento venga facilitato.

Come?

Di seguito un elenco di consigli pratici da adottare in questo delicato periodo di transizione del bambino:

  • Preparare con il dialogo serenamente il bambino al fatto che il genitore si allontanerà per qualche ora, ma tornerà a prenderlo di certo;
  • Descrivergli il luogo dove andrà come un posto sicuro, piacevole, divertente ed accogliente , dove ci sono delle persone che si prenderanno cura di lui;
  • Portatelo a scuola e fermatevi a giocare con lui, esplorando gli spazi condividendo con gli altri bambini le attività proposte dalle maestre;
  • Evitate assolutamente di portarlo a scuola per poi cedere al pianto e riportarlo a casa. Diventa deleterio toglierlo da questa situazione nuova per poi riportarlo nuovamente dopo qualche giorno, perché significa fargli rivivere daccapo una situazione emotivamente spiacevole con relativo sforzo emotivo;
  • Salutare il bambino con il sorriso, senza tentennare, anche se egli sta piangendo. Quando i genitori vanno  via tranquilli e fiduciosi, dicendo che ritorneranno a prenderlo, lui capirà che non c’è pericolo e  piano piano si tranquillizzerà;
  • Evitare di sminuire ciò che sta provando (es. con frasi del tipo “sei grande ormai!”). Piuttosto farlo sentire compreso facendogli capire che a volte, quando si sta per superare un momento difficile, si piange e che piano piano si abituerà;
  • Infondetegli sicurezza, soprattutto comprendete che l’inserimento non è facile e costa tempo e fatica;
  • Evitate di lasciarvi prendere dall’ansia e di mostrarla a vostro figlio;
  • Abbiate fiducia nelle capacità del vostro bambino: i bambini si percepiscono attraverso gli occhi del genitori!
  • Mantenere questo comportamento con costanza.

Solo così facendo aiutiamo il nostro bambino a crescere…

 

Dott.ssa Carmen Guarino 

Dott.ssa Denise Scialoia

Psicologa Psicoterapeuta
Specializzata in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale

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