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È tempo di vacanze!

Le vacanze sono occasioni per molteplici attività. Quale momento migliore per trascorrere più tempo con i bambini e per permettere loro di fare nuove esperienze per apprendere e consolidare conoscenze già acquisite.

Come?

Partiamo dai giochi sulla spiaggia! I bambini amano giocare e muoversi sulla sabbia: una psicologa svizzera Dora Kalff (1904-1989) ha ideato il metodo psicoterapeutico Sand play Therary (letteralmente il giocare con la sabbia come terapia), nel quale in una cassetta di sabbia vengono riposti diversi oggetti come metodo terapeutico, partendo dal piacere della manipolazione della sabbia. Ad oggi, giocare con la sabbia rientra a pieno titolo nell’ambito delle attività psicomotorie che utilizzano la manipolazione come attività per lo sviluppo delle abilità espressive e cognitive dei bambini. Ed è mediante il gioco, inoltre, che si stabiliscono buone condizioni e relazioni educative che aiutano il bambino nella costruzione del sé.

Ecco di seguito una lista di giochi possibili da fare sulla spiaggia, adatti anche ai bambini più piccoli:

  • La lavagna di sabbia: utile metodo montessoriano che permette, mediante una piccola porzione di sabbia liscia e ben levigata ed un bastoncino di legno, ai bambini più piccoli di approcciarsi al disegno libero ed al pregrafismo ed ai bambini più grandi di organizzare giochi di condivisione, quali Tris, etc.;
  • Il tesoro nascosto: consiste nel nascondere sotto la sabbia degli oggetti e chiedere di indovinare l’oggetto tenendo gli occhi chiusi. Utile gioco per favorire lo sviluppo del tatto e stimolare la concentrazione;
  • I travasi: mediante l’utilizzo di secchielli e palette, si lascia libero il bambino di travasare l’acqua, la sabbia o i sassolini da un secchiello all’altro, così da sviluppare la motricità fine, la coordinazione oculo-manuale, la conoscenza di materiali e la concentrazione;
  • Le sculture di sabbia: stimolare la creatività del bambino creando castelli di sabbia di qualsiasi forma;
  • Giochi di ruolo: con acqua e sabbia si può far finta di cucinare e mangiare, ma anche attività di vita pratica come annaffiare o setacciare la sabbia in un colino;
  • Indovina la formina: giocare con le formine di diverse forme e colori, così da insegnare il colore e la forma di ciascuna;
  • Alla ricerca delle conchiglie: raccogliere quante conchiglie possibili e utilizzarle per creare dei disegni o dei giochi creativi, quali il memory, attaccando conchiglie uguali su fogli colorati.

Tutte queste attività mirano al potenziamento cognitivo ed alla stimolazione delle sensazioni tattili con un obiettivo condiviso: lasciare i bambini liberi di esprimersi!

 

Cosa fare, invece, per stimolare il linguaggio?

A breve un articolo su quali possono essere le attività ludiche in estate, occasione per potenziare e stimolare il linguaggio oltre ad incrementare il vocabolario dei nostri bambini.

 

Dott.ssa Denise Scialoia

Psicologa Psicoterapeuta

Specializzata in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale

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