Compiti estivi: si o no?

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E’ giusto far fare i compiti durante le vacanze? Quanti? Sono tanti o pochi?

Il dibattito sui compiti assegnati per le vacanze estive, incubo per molti genitori e studenti, rimane aperto e suscita pareri sempre discordanti.

C’è chi sostiene che i bambini abbiano diritto al meritato riposo dopo un anno di studio e chi invece pensa che una pausa troppo lunga senza compiti possa compromettere quello che i bambini hanno appreso durante tutto l’anno scolastico.

Come sostiene Daniela Lucangeli, pro­fes­so­res­sa or­di­na­ria di Psico­lo­gia del­lo svi­lup­po a Pa­do­va e mem­bro del­l’ Os­ser­va­to­rio na­zio­na­le sul­l’in­fan­zia e del­l’A­ca­de­my of lear­ning di­sa­bi­li­ty, “L’e­ser­ci­zio a casa o lo stu­dio ser­vo­no a ren­de­re sta­bi­li co­no­scen­ze che gli in­se­gnan­ti han­no tra­smes­so in clas­se e non può cer­to so­sti­tui­re il la­vo­ro svol­to in aula”. Pertanto, il periodo estivo può essere sfruttato per stabilizzare gli apprendimenti e anche per evitare che, alla riapertura delle scuole, si stenti a ripartire.

Il tutto ovviamente sempre mantenendo un minimo di flessibilità: anche i bambini, come noi adulti, hanno bisogno di staccare e riprendersi dopo nove mesi di “fatiche scolastiche”. A tal proposito la Prof.ssa Lucangeli afferma “l’ideale sarebbe riuscire a bilanciare al meglio il giusto carico sia in termini quantitativi che qualitativi”.

Come?

Di seguito alcune buone pratiche da adottare durante il periodo estivo:

  • E’ necessario dare ai bambini una routine precisa durante la giornata, meglio ancora una programmazione scritta o un calendario giornaliero, nella quale viene definito un orario stabile nel tempo da dedicare ai compiti, alternati a momenti di riposo. Sarebbe consigliabile scegliere insieme l’orario migliore che non tolga nulla al divertimento della giornata ed un luogo tranquillo e adibito alle attività didattiche;
  • Vanno assolutamente previsti e concordaticon i bambini dei giorni di riposo, ad esempio il sabato e la domenica o i giorni in cui si andrà in vacanza, scelti di comune accordo tra genitori e figli;
  • È importante programmare e diluire tali impegni scolastici in tutto il periodo estivo, per non doverli fare poi tutti insieme alla fine dei tre mesi di vacanza;
  • E’ possibile fare i compiti organizzandosi con qualche compagno, alternando momenti di studio ai momenti di gioco, al fine di alleggerire il carico;
  • Con i ragazzini delle scuole medie è necessario contrattare di più e continuare a verbalizzare i patti fatti, prevedendo periodi più o meno intensi.

L’estate può essere anche il momento per dedicarsi alla lettura di fumetti o libri con storie avventurose e che appassionano anche i più pigri, al fine di potenziare il lessico e l’acquisizione di nuovi vocaboli, oltre a stimolare la loro curiosità.

Facciamo in modo che i bambini tornino a scuola rilassati, sereni e carichi, così da affrontare con assoluta tranquillità e grinta il nuovo anno scolastico!

Riferimenti bibliografici: L’esperta: troppi compiti ai bambini fanno male, Panorama, 2017.

Dott.ssa Denise Scialoia
Psicologa Psicoterapeuta
Specializzata in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale

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